un relitto delle Mura, ultima cerchia.
Facendo una tesi sull'edificio dello Spedale Vecchio di Empoli, e osservando attentamente tutto il plesso con l'occhio da detective, nonchè…
Facendo una tesi sull'edificio dello Spedale Vecchio di Empoli, e osservando attentamente tutto il plesso con l'occhio da detective, nonchè…
L’inizio
Guido Papanti, di Emilio, era nato 17 febbraio del 1890 ad Empoli, in Borgo, cioè in via Vincenzo Chiarugi; aveva un fratello maggiore, Gaetano, ed una sorella, Faustina. Il padre faceva il maniscalco e già a cinque anni Guido lo aiutava a ferrare i cavalli. A scuola andò l’indispensabile per imparare a leggere, scrivere e fare di conto, cioè circa due anni, come del resto era obbligatorio allora.
Sua madre, Fortunata Caponi, era morta prestissimo ed il padre si era risposato con una donna che sembrava preferire il fratello maggiore e trascurava gli altri due, così il legame fra Guido e Faustina si fece sempre più stretto, mentre i dissidi col resto della famiglia si intensificavano. Alla fine i due fratelli decisero di andare a vivere da soli rompendo per parecchi decenni ogni rapporto con la famiglia di origine. Presero in affitto due stanze e si resero indipendenti. Faustina faceva la sarta da uomo in casa ed accudiva il fratello e Guido lavorava saltuariamente, in attesa del servizio militare che svolse ad Orbetello. Faustina, rimasta sola, andò a vivere temporaneamente con i Caponi, parenti della madre. Comunque si sposò presto e, dovendo lavorare, mandò la sua primogenita a balia a Fibbiana a casa dei Boretti. Fu qui che Guido conobbe Amabile, appunto Boretti, la sua prima moglie. Si sposarono ed andarono a vivere a Limite sull’Arno, dove Guido lavorava in cartucceria e fu proprio grazie a questo lavoro che non partecipò alla grande guerra. In quegli anni nacquero le figlie Rina, Adriana, Sonia e Diana.
una celebre foto della Fiera quando si svolgeva sul Piaggione ovvero Piazza Guido Guerra. Sembra risalire agli anni Sessanta del…
L'Anonimo Empolese del XVI secolo nel suo manoscritto scritto circa 30 anni dopo l'assedio spagnolo di Empoli del 1530 afferma che <<"era in tal…
Avremo modo di tornarci sopra questa Delibera, dal titolo dell'oggetto si capisce benissimo l'elevata importanza della materia trattata.... il primo…
Foto panoramica di Vinci, nella cartolina risulta riportato il 1952 come anno di riferimento. A giudicare dalla configurazione dello sviluppo urbano…
Dall'archivio del Fondo Famiglia Guerri, gentilmente concessoci, proponiamo una foto veramente suggestiva. La veduta di Palazzo Ghibellino in Piazza dei…
Nella foto si vede un tratto Via del Giglio, nome che discende dall'antica presenza di un'omonima osteria di cui non…
Una foto di manifestazione delle confezioniste, le soprannominate donne "alla catena" in fabbrica. Questa foto è scattata all'incrocio dell'attuale Via…
I manufatti simbolo della Empoli che fu: il Teatro Salvini, Porta pisana, i due campanili, Ponte vecchio, Affresco dell'assedio del 1530
Camminando lungo l'Orme, all'altezza del ponte vicino alla casa di cura, troverete che nel greto del torrente vi sono alcune…
Riporto una memoria testimoniale di un partigiano che ci ha purtroppo lasciato qualche anno fa. Tenuto conto che trattasi di…
Sono rimasto stupefatto come il lettore. Non credevo ai miei occhi quando ho visto che il giorno 07 ottobre 1911…
Interessante spulciare gli atti afferenti l'urbanistica della città di Empoli. E' emerso che Empoli aveva adottato nel 1877, con Delibera…
Una vista dall'alto sul Viale Togliatti che si snoda dalla località di Spicchio fino a Sovigliana. O meglio, fino a…
Il 8 e il 9 settembre, a Pontorme, nell'intero borgo all'interno delle mura compreso le "viucciole", le piazze e le…
Foto scattate nelle frazioni cerretesi di Bassa e Stabbia, probabilmente risalenti agli anni Sessanta
La chiesa di Pianezzoli in questa rara cartolina, rielaborata cromaticamente come andava di moda a quei tempi (anni Cinquanta o…
La storia del monumento, che doveva essere dedicato a Francesco Ferrucci e posto sulla piazza principale di Empoli, piazza Farinata degli Uberti, precisamente presso l’antico Palazzo Pretorio, sede un tempo del Commissario generale della repubblica fiorentina, si perde ormai nel tempo.
Dagli ultimi anni dell’Ottocento ad Empoli si parlò molto del noto condottiero della repubblica fiorentina, nato a Firenze, nella zona di Santo Spirito, il 14 agosto 1489, nominato podestà a Campi Bisenzio e poi a Radda in Chianti e divenuto famoso per le sue doti militari e per l’ incarico di Commissario di Empoli, allora importantissimo centro di vettovagliamento dei circa ottantamila abitanti di Firenze. Fu il professor Giuseppe Rondoni che la sera del 19 aprile 1899 tenne una conferenza ad Empoli su “L’animo e la fama di Francesco Ferrucci”, che esaltò per la strenua difesa della Repubblica fiorentina contro le truppe imperiali di Carlo V d’ Asburgo.
Empoli, Ippodromo sul Piaggione Foto scattata ove oggi c'è il Palazzo delle Esposizioni, aguzzate la vista e riconoscerete gli edifici…