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Montefiori: uno storico esercizio

I più giovani empolesi non possono ricordarsi di questo storico esercizio una volta attivo di fronte all'attuale Farmacia Castellani. Questo esercizio fu avviato prima della II Guerra Mondiale, e prende il nome dalla titolare Teresa Montefiori.

Antica Pescheria Meini: nuove foto e documenti

L’erede dell’ex titolare dell’antica Pescheria Meini ci invia per gentile cortesia alcune foto di essa:
l’uomo sulla soglia è il titolare Ugo e la lettera riguarda la descrizione dell’acquisto di un nuovo frigorifero per il pesce, interessante e curioso è l’approccio con l’istituzione ministeriale del tempo dove si fa notare l’ingente sforzo economico e l’allineamento a i dettami del regime.
Si fa riferimento, ad inizio lettera, di un concorso nazionale indetto il 30 ott 1939 dove la pescheria si classificò seconda.

Una riflessione globale – di Vincenzo Mollica.

Siamo al punto che il modello di società urbana, incentrato su abitare, lavorare,divertirsi e spostarsi, (Carta di Atene), si sta ricomponendo intorno ad un altro ordine di bisogni: mangiare , dormire, proteggersi e comunicare con gli altri. Ciò, perché il ciclo industriale della produzione e del consumo, pensato sulla base della inesauribilità delle  risorse, non è più in grado di sostenere la domanda se non  sacrificando  intere masse di popolazioni sul pianeta e mettendo a rischio lo stesso eco sistema.

Nila Ciardi: opere, 1° parte

Nila Ciardi, artista autodidatta, la sua pittura nasce come espressione intima delle emozioni, ricerca e interpretazione istintiva, del tutto personale…

Claudio Biscarini: Discesa nell’inferno

Avevo giurato a me stesso di non voler vedere mai un campo di concentramento o di sterminio tedesco. Avevo letto troppo sull’universo concentrazionario del Terzo Reich, visto troppe foto di larve umane, letto Levi e Pappalettera, visto troppi documentari di Bergen Belsen e di altri campi e, sinceramente, affacciarsi sempre sull’orlo di quell’abisso non fa bene.  Poi, nel 2004, trovandomi in Austria ho deciso di andare a vedere il campo di Mauthausen. L’esperienza è di quelle che lasciano il segno. Durissimo è stato trovare, su un lungo muro a mo’ di monumento, le fotografie dei deportati dell’8 marzo 1944. Vedere il volto di Carlo Castellani che, per anni, avevo visto sul mobile di camera da letto di sua moglie a Fibbiana, mi sconvolse fino alle lacrime e non me ne vergogno. Mauthausen. Una dura fortezza di pietra,su una collina con un cortile che ti leva il fiato. Attorno la dolce campagna austriaca, con diverse case coloniche che già “allora” non potevano non esserci e, in basso, il paesetto. A Mauthausen già erano stati, male, i prigionieri italiani catturati dopo Caporetto. Alcuni ci torneranno da deportati politici ventisette anni dopo, trovando la stessa pietra fredda della costruzione che avevano lasciato ragazzi poco più che ventenni.

Piano di Ricostruzione 1948: due proposte sul Centro Storico

In attesa di novita in tema, vorrei pubblicare due particolari ingrandimenti del Piano di Ricostruzione del 1948, approvato dal Comune di Empoli per decidere gli interventi di recupero e nuove proposte progettuali.
– La prima proposta prevedeva la “tagliata” di Piazza della Vittoria, la realizzazione della nuova Piazzetta degli affari all’incrocio tra le vie Ridolfi e del Giglio (si sarebbe rimosso una porzione di isolato dove oggi c’è il palazzo del Gaggioli & Vezzosi). Nella Via del Gelsomino, detta Via dei Forni, avrebbero fatto un intervento di “sfollamento” allargando il fronte strada sul lato est.

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