Alluvione 04 Novembre 1966
Ricorre l'anniversario della terribile alluvione dell'Arno del 4 Novembre 1966. Le foto si commentano da sole. Raccontateci le vostre esperienze e scriveteci a: dellastoriadempoli@gmail.com
empoli
Ricorre l'anniversario della terribile alluvione dell'Arno del 4 Novembre 1966. Le foto si commentano da sole. Raccontateci le vostre esperienze e scriveteci a: dellastoriadempoli@gmail.com
Riporto alcuni passi e memorie scritte dal Notaio Ser Lorenzo Righi circa il chiavistello del Mangiadori, una volta esposto sulla facciata di Palazzo Pretorio quale trofeo vittorioso della presunta o vera Presa di San Miniato. Questo notaio esercitava in Empoli…
Galleria fotografica di Piazza della Vittoria, ad Empoli. ....Com'era, Dov'era....
Sulle facciate di alcuni edifici non recenti è ancora visibile il cosiddetto “massello d’Arno”, ovvero un elemento costruttivo utilizzato dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino ai primi anni Cinquanta del Novecento, o quanto meno rilevati più volte in edifici di cui si…
Pubblico due elaborati estratti dalla mia tesi triennale di Pianificazione Urbanistica. Ponendo a confronto queste due tavole si evince l'espansione a macchia coaugulare dell'edificato di Empoli. La prima tavola del 1954 è stata redatto sulla base degli edifici presenti nel…
Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato compilato da Emanuele Repetti socio ordinario dell'i. E r. Accademia dei Georgofili e di varie altre - Volumi vari <-- Torna al regesto dei…
Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato compilato da Emanuele Repetti socio ordinario dell'i. E r. Accademia dei Georgofili e di varie altre - Volumi vari <-- Torna al regesto dei…
Qualcuno riesce a indovinare dove possa essere stata scattata questa foto ? Si vede un bell'elemento decorativo, recentemente restaurato.
Le città sono immagini materiali frutto di azioni immateriali. Tuttavia desta stupore l’attuale livello di dinamicità raggiunta dalla continua evoluzione delle attività, complice anche la Crisi, che ha premuto sull’acceleratore di tale ambito. Usando un termine recentemente attribuito alla politica,…
L'odonomastica, per chi non sa il greco, è quella disciplina che si occupa dei nomi e delle intitolazioni delle strade, specialmente di quelle urbane. A Empoli abbiamo diverse storture da correggere. La più nota è via della Noce, che la…
Giochiamo a Find-it ! a Empoli, cominciamo con la Piazza Guido Guerra, detta anche Piaggione. Trovate le cinque differenze, vediamo quanto conoscete bene la città di Empoli. La soluzione sarà pubblicata sulla ns pagina Facebook: http://www.facebook.com/dellastoriaempoli Potete scaricare l'immagine ad…
Prosegue la camminata dentro il Centro antico di Empoli; stavolta si prende in esame un punto notevole
Tralasciando un attimo la storia del Convento di S. Stefano degli Agostiniani, per gli empolesi di "S. Agostino", ma focalizziamo l'attenzione sul raro esempio di architettura gotica presente nella città di Empoli.In primo piano si osserva la monofora la cui sommità…
Facendo una tesi sull'edificio dello Spedale Vecchio di Empoli, e osservando attentamente tutto il plesso con l'occhio da detective, nonchè riscontrando le piantine con le mappe storiche di Empoli, ci si accorge che vi è un tratto delle Mura di…
L’inizio
Guido Papanti, di Emilio, era nato 17 febbraio del 1890 ad Empoli, in Borgo, cioè in via Vincenzo Chiarugi; aveva un fratello maggiore, Gaetano, ed una sorella, Faustina. Il padre faceva il maniscalco e già a cinque anni Guido lo aiutava a ferrare i cavalli. A scuola andò l’indispensabile per imparare a leggere, scrivere e fare di conto, cioè circa due anni, come del resto era obbligatorio allora.
Sua madre, Fortunata Caponi, era morta prestissimo ed il padre si era risposato con una donna che sembrava preferire il fratello maggiore e trascurava gli altri due, così il legame fra Guido e Faustina si fece sempre più stretto, mentre i dissidi col resto della famiglia si intensificavano. Alla fine i due fratelli decisero di andare a vivere da soli rompendo per parecchi decenni ogni rapporto con la famiglia di origine. Presero in affitto due stanze e si resero indipendenti. Faustina faceva la sarta da uomo in casa ed accudiva il fratello e Guido lavorava saltuariamente, in attesa del servizio militare che svolse ad Orbetello. Faustina, rimasta sola, andò a vivere temporaneamente con i Caponi, parenti della madre. Comunque si sposò presto e, dovendo lavorare, mandò la sua primogenita a balia a Fibbiana a casa dei Boretti. Fu qui che Guido conobbe Amabile, appunto Boretti, la sua prima moglie. Si sposarono ed andarono a vivere a Limite sull’Arno, dove Guido lavorava in cartucceria e fu proprio grazie a questo lavoro che non partecipò alla grande guerra. In quegli anni nacquero le figlie Rina, Adriana, Sonia e Diana.
L'Anonimo Empolese del XVI secolo nel suo manoscritto scritto circa 30 anni dopo l'assedio spagnolo di Empoli del 1530 afferma che <<"era in tal luogo, come io ho trovato, già millecento sei anni una Pieve intitolata a S. Andrea. Era divisa da un'altra chiesetta,…
Avremo modo di tornarci sopra questa Delibera, dal titolo dell'oggetto si capisce benissimo l'elevata importanza della materia trattata.... il primo PRG di Empoli adottato il 07/04/1956. Nel frattempo si può leggere i nomi dei consiglieri costituenti il Consiglio di allora…
Nella foto si vede un tratto Via del Giglio, nome che discende dall'antica presenza di un'omonima osteria di cui non riesco ancora a determinarne una pur vaga posizione, anche se i sospetti allo stato attuale degli indizi documentali mi porta…
I manufatti simbolo della Empoli che fu: il Teatro Salvini, Porta pisana, i due campanili, Ponte vecchio, Affresco dell'assedio del 1530
Camminando lungo l'Orme, all'altezza del ponte vicino alla casa di cura, troverete che nel greto del torrente vi sono alcune opere d'arte; non fraintedete, in letteratura tecnica per opera d'arte si intende manufatti edilizi di particolare complessita atti a svolgere…
Riporto una memoria testimoniale di un partigiano che ci ha purtroppo lasciato qualche anno fa. Tenuto conto che trattasi di una memoria verbale, la trascrivo come l'ho sentita.Inoltre, non essendo più in vita per eventuali riscontri, esulo da citare il…