San Giuseppe al Corso, Oratorio scomparso in Via Ridolfi
In pieno centro di via Ridolfi fino al 1911 c'era un oratorio intitolato a San Giuseppe, situato di fronte alla vecchia Coop e vicino al Bar Centrale.
In pieno centro di via Ridolfi fino al 1911 c'era un oratorio intitolato a San Giuseppe, situato di fronte alla vecchia Coop e vicino al Bar Centrale.
La visita del Ministro della cultura Giuseppe Bottai avvenuta il giorno 20 Agosto 1939 a Vinci e ad Empoli per le Celebrazioni leonardiane
Forse la foto è un pò scura, complice la giornatuccia piovosa di Sabato "Santo" 30 marzo 2013; l'immagine qui pubblicata intende sensibilizzare lo sguardo del lettore, in particolare si invita lo stesso lettore ad osservare "intrusioni" visive ed architettoniche. Lo…
Solo quattro anni erano trascorsi dalla nascita della “nuova filarmonica” empolese, – nuova per distinguerla da quella vecchia, ancora viva e vegeta all’epoca – poi intitolata a “Giuseppe Verdi”, che la formazione composta da tanti giovani entusiasti e guidata da Lionello Cecchi, figlio dell’indimenticato maestro Giuseppe Cecchi, sentì subito il bisogno di mettersi alla prova. E dopo i celebrati successi cittadini, i dirigenti decisero che era arrivato il momento di varcare i confini provinciali per esibirsi in una prestigiosa kermesse per bande, nientemeno che a Viareggio. Era il 1912, agli albori degli anni ruggenti della perla della Versilia. Per l’uscita viareggina i musicanti della Nuova Filarmonica si prepararono a porte chiuse, le numerose prove si svolsero in gran segreto e anche il programma rimase fino alla fine sconosciuto ai più. Si trattava della prima uscita dai confini della Toscana centrale, e la Filarmonica questa volta si sarebbe trovata a competere con formazioni di città molto più grandi, con organici più completi e meglio organizzati. Fu così che la Nuova Filarmonica Empolese, diretta da Lionello e Antonio Cecchi, partì domenica 18 agosto alla volta di Viareggio. La Filarmonica a pieno organico, con l’inserimento dei due figli del Cecchi e di altri bravi musicisti dagli illustri antenati, sarà diretta da un maestro non empolese molto noto, Giovanni Falorni, che guiderà il sodalizio nell’esecuzione dei due pezzi prescelti, la celebre sinfonia Peter Schmoll di Weber e la marcia Italia di Giuseppe Cecchi. La trepidante attesa degli empolesi esplode in gioia incontenibile all’arrivo della notizia, nel pomeriggio del lunedì 19, della strepitosa affermazione della Filarmonica. Una folla festante era ad attendere i musicanti al loro ritorno presso la stazione di Empoli nella serata di lunedì. «La sera del Lunedì 19, alle ore 23, – leggiamo in presa diretta dalle pagine del Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa – una folla immensa di popolo si riversò alla stazione ferroviaria per ricevere la Banda di ritorno da Viareggio. Notammo una selva di fanali variopinti e di cartelli coi motti: w la Nuova Filarmonica, w il Maestro Falorni, w i Fratelli Cecchi. All’arrivo dei musicanti scoppiò un nutrito applauso e fra gli applausi fu accompagnata la Banda nel giro d’Empoli e fino al Municipio ed alla residenza sociale, mentre la premiata Filarmonica suonava liete marce, fra cui ‘Italia’ del compianto Maestro Giuseppe Cecchi, che tanto entusiasmo suscitò anche al concorso. Sappiamo che a Viareggio dopo la consegna dei premi, si volle che la nostra Musica percorresse la città al suono di allegre marce, fino alla stazione, ove fu fatta segno a vivi applausi e fu ossequiata dal comitato promotore del Concorso e dei festeggiamenti. è giusto rilevare il progresso insperato di questa Filarmonica, che ha saputo raggiungere uno dei posti fra otto bande toscane e rialzare così il buon nome artistico di Empoli.
Come potevo dimenticare il "Torrino de' Righi" già Torre dei Galli, poi di proprietà Salvagnoli Annunziata moglie di Luigi Galli nel 1820 ?E fino ai giorni nostri, di proprietà della ASL e di recente acquisito dal Comune. In molti sanno che…
Queste... alcune, non l’ho vissute di persona, me l’hanno raccontate. Altre posso dire… “io c’ero”.
quando facevo le notti in chirurgia, avevamo in “uso” una camera in una delle parti più tetre dell’Ospedale di Via Paladini…a parte l’obitorio. Però tutto l’ospedale non si può dire che fosse una struttura che disponeva alla gioia.
Servizio fotografico svolto andati avanti e indietro nel Chiassetto dei Frati, fra Via del Papa e Via dei Neri.
Di recente il Comune ne ha ripristinato il suo uso pubblico, a volte è stato anche adibito ad un caratteristico spazio espositivo per opere d’arte.
Pensate, nel Settecento l’edificio ove tale chiassetto era inserito era di proprietà Cav. Mainardi.
LA FOTOGALLERY:
Bisogna tornare in là col tempo. Al gennaio 1971 quando, fresco di laurea, e di un anno di servizio militare, non vedevo l'ora di inserirmi in quello che sarebbe stato il mio mondo per tanti anni
Roberto Taviani ci invia con preghiera di pubblicazione questo interessante articolo sulla figura del Prof. Tuci, rinomato medico che ha lavorato all'Ospedale San Giuseppe di Empoli.
Empoli, Spedale Vecchio: Tesi di riqualificazione, di Carlo Pagliai Tesi di Laurea in Architettura, Fac. di Firenze, discussa nella sessione settembre 2011. NB: alcune tavole sono state omesse. CONSULTA LA VERSIONE INTEGRALE →