Gabbriella Busoni: Guido Papanti, una vita di lavoro
L’inizio
Guido Papanti, di Emilio, era nato 17 febbraio del 1890 ad Empoli, in Borgo, cioè in via Vincenzo Chiarugi; aveva un fratello maggiore, Gaetano, ed una sorella, Faustina. Il padre faceva il maniscalco e già a cinque anni Guido lo aiutava a ferrare i cavalli. A scuola andò l’indispensabile per imparare a leggere, scrivere e fare di conto, cioè circa due anni, come del resto era obbligatorio allora.
Sua madre, Fortunata Caponi, era morta prestissimo ed il padre si era risposato con una donna che sembrava preferire il fratello maggiore e trascurava gli altri due, così il legame fra Guido e Faustina si fece sempre più stretto, mentre i dissidi col resto della famiglia si intensificavano. Alla fine i due fratelli decisero di andare a vivere da soli rompendo per parecchi decenni ogni rapporto con la famiglia di origine. Presero in affitto due stanze e si resero indipendenti. Faustina faceva la sarta da uomo in casa ed accudiva il fratello e Guido lavorava saltuariamente, in attesa del servizio militare che svolse ad Orbetello. Faustina, rimasta sola, andò a vivere temporaneamente con i Caponi, parenti della madre. Comunque si sposò presto e, dovendo lavorare, mandò la sua primogenita a balia a Fibbiana a casa dei Boretti. Fu qui che Guido conobbe Amabile, appunto Boretti, la sua prima moglie. Si sposarono ed andarono a vivere a Limite sull’Arno, dove Guido lavorava in cartucceria e fu proprio grazie a questo lavoro che non partecipò alla grande guerra. In quegli anni nacquero le figlie Rina, Adriana, Sonia e Diana.