Fondo Pietro Caponi: Empoli volume II, pag. 40: Santa Maria a Ripa
Fondo Pietro Caponi: Empoli volume II, pag. 40 - Santa Maria a Ripa
Fondo Pietro Caponi: Empoli volume II, pag. 40 - Santa Maria a Ripa
L'epigrafe di cui propongo il contenuto e l'immagine in questo articolo, sembrerebbe non essere mai stata documentata in nessun testo fin qui pubblicato. Qualora venisse data la prova di una testimonianza anteriore, provvederò ad aggiornare questo articolo, con gli opportuni…
la fedele trascrizione del Sigillo della Lega di Empoli e sua descrizione estratta dal Tomo X, sigillo n° VII pag 87 delle "Osservazioni istoriche dei Sigilli antichi de' secoli bassi" di Domenico Maria Manni, Firenze MDCCXXXXI. Sarà necessario pubblicare anche una nota critica ed esplicativa delle incongruenze allora espresse dall'Autore.
Questo arco rappresenta un mistero, anzi, presenta ancora oggi degli aspetti che necessitano ulteriori indagini di matrice archeologica. A prima vista un osservatore senz’altro dirà che è stato costruito basso per errore oppure che nel medioevo la statura media era veramente più bassa. In verità viene da pensare che tale arco in antico fosse più alto e che sotto vi transitavano persone senza dover chinare la testa, o magari considerata la non piccola luce dell’arco, vi transitassero anche carri con cavalli. Si torna allora al quesito di quale fosse la sua originale altezza, anzi, quale sia stata l’originale quota del piano di campagna.
Foto di una processione lungo l'attuale Via Livornese a EmpoliVecchio, in sfondo si vede il Palazzo Zeffi.
le quattro leggendarie chiese di EmpoliVecchio erano Sant'Angelo e San Mamante (esistenti), e San Donato e San Lorenzo, e che per San Donato ipotizzo la collocazione in una vecchia colonica
Una veduta d'epoca dal campanile di S. Maria, in direzione Empoli. Si può osservare la campagna e la vecchia località "Capecchio" in primo piano, in secondo piano c'è Empoli e alcune ciminiere, testimonianti la passata vocazione industriale della città.