Empoli e il Piano d’ingrandimento di fine ‘800
Un ritrovamento casuale ma al contempo sorprendente: il Piano d'ingrandimento di Empoli, per il quale si ringrazia la Famiglia Bini per la gentile condivisione del documento.
Un ritrovamento casuale ma al contempo sorprendente: il Piano d'ingrandimento di Empoli, per il quale si ringrazia la Famiglia Bini per la gentile condivisione del documento.
L'immagine è stata scattata alla "punta" ovest del Borgo de' Ferranti o ai Fabbri di Empoli, praticamente alle spalle del fotografo vi è l'odierna Piazza San Rocco.E' molto caratteristica perchè ci fornisce uno spaccato di vita quotidiana, probabilmente fine Ottocento…
Consulta anche l'ARCHIVIO DOCUMENTALE D.S.E. ↗ INDICE GENERALE in materia Urbanistica e Mappe pubblicate: • PRG, MAPPE E REGOLAMENTI • PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA • EDILIZIA E ARCHITETTURA PRG, MAPPE E REGOLAMENTI: (in ordine cronologico) Pianta del Centro storico di Empoli, primi anni…
In pieno centro di via Ridolfi fino al 1911 c'era un oratorio intitolato a San Giuseppe, situato di fronte alla vecchia Coop e vicino al Bar Centrale.
Addì 02 gennaio 2014 ore 11.00 nella Sala del Magistrato presso la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Empoli è stata presentata un'importante pubblicazione culturale su Giovanni Marchetti, un illustre personaggio empolese <<non ignoto, ma tenuto in disparte>> come leggensi a…
Leggi il Libro II di Della Storia d'Empoli di Vincenzo Chiarugi → Trascrizione testuale, nel rispetto dell'Art. 85 ter della L. 633/1941 (Diritto d'autore): DELLA STORIA D'EMPOLI Mentre l'onore e il dovere mi chiamano a sodisfare un debito sacro, e onorato da…
Da questo vecchio documento a stampa si ricavano parecchi spunti d'indagine... uno in particolare ci ha colpito: l'acqua bicarbonata della Fonga (o della Fogna), aggiunta di calcare, che scaturiva a 17 gradi dalla terra. E dov'era questa sorgente? Dalle pubblicazioni…
FIAT IUS ET PEREAT MUNDUS Si applichi la legge e crolli pure il mondo, l'antico brocardo torna a pallino anche a proposito della soppressione del tribunale di Empoli. L'evento è sconcertante e quasi incredibile, ma ormai sembra…
Sulla facciata di quello che ai primi del Novecento era il Palazzo Cinali, sull'angolo fra via Roma e via Verdi in piazza della Stazione (oggi piazza Don Minzoni), pur seminascosta da una decrepita insegna pubblicitaria di una compagnia di assicurazioni, riusciamo un…
Spesso come geometra svolgo indagini e ricerche sugli immobili finalizzate alla compravendita o ristrutturazioni, e chi è del settore sa per formazione didattica che in Italia l'obbligo di ottenere licenza edilizia su tutto il territorio comunale decorre dal 1967[1] (salvo…
Appena crepa un avvocato, la vedova - mascherando ipocritamente l’esultanza per il lieto evento - dà ordine alla fantesca di sbrattare casa e studio di tutti i faldoni, le filze e i fascicoli messi faticosamente insieme in una vita di lavoro e conservati dal defunto con religiosa cura, più per alibi che per necessità.
Durante due precedenti incontri pubblici, ovvero al mio seminario sulle foto aeree tenutosi ad Empoli il 26 ottobre scorso, e durante il convegno su Giovanni Marchetti tenutosi ad Empoli il 17 novembre scorso, i presenti ebbero modo di sentire in alcune conversazioni aperte tra me e l’ill. Giuliano Lastraioli a riguardo della “Via del Pesce e Via della Fogna”, antiche denominazioni di strade interne del castello di Empoli.
Meglio fugare i dubbi in merito e contestualizzare: stiamo parlando di Via Marchetti, che nel catasto leopoldino del 1820 era identificata e denominata con “via delle monache”.
Da una rapida lettura relativa alla proprietà edilizia nel Settecento[1]si ha ampia certezza che con “via del Pesce” fosse intesa l’attuale intero tratto di Via Marchetti, in particolare questa denominazione è tale nelle due epoche di censimento del 1710 e 1759[2]. Alcuni elementi inediti e al contempo incerti emergono col riscontro con la Decima granducale del 1776[3]. Dalle analisi incrociate con un GIS sperimentale si è potuto identificare in maniera univoca un edificio descritto nei due suddetti documenti impositivi, ovvero dell’edificio posto all’incrocio tra l’odierne Via Marchetti e Via Chiara che vediamo in foto e identificato con la particella 291 della Sez. D della Comunità di Empoli nel Catasto Generale Toscano.
Lo stesso edificio nelle tre date è così descritto e posseduto:
1710[4]<<Sig. Marchese Ferroni una casa da cielo a terra con orto tiene a pigione Giuseppe Martini paga L.7 confina Via del Pesce via chiara, Falagiani, Chiuso dì Cordaio>>
1759[5]<<Sig. Marchese Ferroni una casa da cielo a terra con orto. Tiene a pigione Dott. Niccolò Figlinesi, confina Via del Pesce via Chiara, Falagiani, chiasso del Cordaio, paga di pigione L.15>>
1776[6]<<Giuseppe Ubaldo Fabio Feroni>> una casa in Via Chiara confinante con Via della Fogna e Via delle Murina.
Debba aggiungersi anche il relativo dato all’anno 1820[7], in cui la proprietà del detto edificio è censita in conto al Sig. Figlinesi Giuseppe di Pietro, ovviamente parente del suddetto Dott. Niccolò Figlinesi.
La Decima granducale del 1776 è l’unica che riporta nella descrizione dell’edificio i confini, da cui si evince meglio l’ubicazione rispetto ai contermini, e grazie a queste si riesce a collegare la collocazione degli edifici alle diverse epoche. Nella stessa Decima risultano infatti citati 7 edifici aventi come toponimo Via della Fogna o in rari casi, in Via di Borgo alla Fogna; resta invariato il toponimo di Via Chiara, quasi immutato nei secoli.
Travalichiamo sul nome, ma non sulla sostanza: questo spazio fu ricavato nella prima metà dell'Ottocento mediante l'atterramento della Porta Fiorentina <<vechia>> ovvero quella che apparteneva alla penultima cerchia muraria, quindi non fa parte dell'ultima cerchia ovvero di quei tratti ben…
Il sale, assieme al pane, era considerato fondamentale per l’alimentazione delle fasce popolari meno abbienti, e in passato la sua carenza poteva cagionare disordini popolari[1], senza dimenticare che il sale grosso era pure necessario per alcune processi lavorativi artigianali come…
Riporto alcuni passi e memorie scritte dal Notaio Ser Lorenzo Righi circa il chiavistello del Mangiadori, una volta esposto sulla facciata di Palazzo Pretorio quale trofeo vittorioso della presunta o vera Presa di San Miniato. Questo notaio esercitava in Empoli…
Sulle facciate di alcuni edifici non recenti è ancora visibile il cosiddetto “massello d’Arno”, ovvero un elemento costruttivo utilizzato dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino ai primi anni Cinquanta del Novecento, o quanto meno rilevati più volte in edifici di cui si…
Ecco le prime sei cartoline di fine Ottocento, che ritraggono Empoli al passaggio del secolo. Alcune di queste immagini le ritroviamo anche nel Fondo Caponi. Per gentile concessione della Famiglia Guerri.
Origini e storia del celebre Teatro Salvini di Empoli, lo sviluppo urbano e architettonico di un'istituzione secolare e la sua lenta agonia.
Xilografia originale raffigurante Piazza Farinata degli Uberti e la Collegiata ad Empoli, opera estratta da: "Le Tour du monde. Nouveau journal des voyages" publie sous la direction de M. Édouard Charton et illustré par nos plus cèlèbres artistes, 1876 Premier semestre,…
LA FINE DELLA NAVIGAZIONE EMPOLESE « Lamento dei navicellai senza lavoro a causa della strada ferrata: ‘chemin de fer, chemin d’enfer’ » « Tutto fa », come disse la moglie di un navicellaio rimasto in secca a certe lavandaie che…
Empoli, Biblioteca Renato Fucini in una vecchia incisione