Giuliano Lastraioli e la storia del Mons. Giovanni Marchetti
La presentazione è del lontano gennaio 2014. Una graditissima illustrazione di un importantissimo personaggio per la storia della città di Empoli
La presentazione è del lontano gennaio 2014. Una graditissima illustrazione di un importantissimo personaggio per la storia della città di Empoli
Dal formidabile Fondo Guerri emerge una foto d'epoca che inquadra via Leonardo da Vinci alla sua testata con viale Buozzi. Difficile dire se sia anteriore o posteriore alla II Guerra mondiale; quello che appare evidente era l'ordine e pulizia, sembrava…
Il libro fu scritto dal Prof. Emilio Mancini in onore delle nozze Ragionieri - Lami argomentando una ipotetica ricostruzione storica relativa al castello di Empoli
Fu commissionato dalla famiglia Giachini nel 1447 ed è attribuito a Bernardo Rossellino (1409-1464). L'intera opera è stata realizzata in modo raffinato tale da annoverare nella plastica decorativa del Rinascimento fiorentino.
Si tratta di uno di quei volumi che vanno letti tutti d'un fiato in quanto è stato scritto in maniera perfettamente lineare. E' riuscito con disinvoltura a concatenare fatti, eventi, persone e periodi storici in maniera continua attraverso le pieghe dei secoli.
Prossimamente in vendita nelle migliori librerie, il nuovo libro di Giuliano Lastraioli, pubblicato dall'Editori dell'Acero. Empoli, mille anni in cento pagine Profilo storico di una città toscana Cosa avrà tenuto in serbo per gli empolesi il decano degli avvocati ? Novità…
Per gentile concessione di Francesco Fiumalbi, pubblicato sul blog Smartarc San Miniato Arte e Architettura Flavio Biondo è stato uno storico ed umanista, nato a Forlì nel 1392 e morto a Roma nel 1463. Dalla storiografia sembra che sia stato il primo…
Si ringrazia Alessandro Naldi, quale autore, e il Direttore del periodico Milliarium Leonardo Terreni per la gentile concessione a pubblicare l’articolo sulla facciatamedievale della pieve di Sant’Andrea a Empoli.L'articolo è pubblicato da Milliarium. SCARICA L'INTERO ARTICOLO formato PDF Introduzione:La recente pubblicazione…
Leggi il Libro II di Della Storia d'Empoli di Vincenzo Chiarugi → Trascrizione testuale, nel rispetto dell'Art. 85 ter della L. 633/1941 (Diritto d'autore): DELLA STORIA D'EMPOLI Mentre l'onore e il dovere mi chiamano a sodisfare un debito sacro, e onorato da…
Si pubblica la seguente trascrizione digitale del celebre testo manoscritto dal protostorico Luigi Lazzeri canonico del Capitolo di S. Andrea ad Empoli. Il testo che si propone è stato redatto confrontando tutte le versioni stampate sul Bullettino Storico Empolese Vol. 5…
Riceviamo da Francesco Fiumalbi alcuni appunti di storia lucchese riguardanti in alcuni passi Empoli e San Miniato. Si tratta di alcune pagine estratte dal “Sommario della storia di Lucca dall’anno MIV all’anno MDCC” scritto da Tommasi Girolamo, Archivio Storico Italiano, Tomo…
La signora Giovanna Arrighi ci invia una foto proveniente dal suo archivio di famiglia illustrante il distributore di carburante del nonno Giovanni Arrighi (in primo piano con la spolverina) aiutato dal figlio Arrigo (padre di Giovanna) ovvero il ragazzino alla pompa…
Sono notevoli i risultati derivanti dall’intersezione informatica delle fonti inerenti la proprietà immobiliare, in un piccolo spazio del Castello d’Empoli sono concentrate molte informazioni dense di storia umana e architettonica. Focalizziamo l’attenzione sull’odierno incrocio di Via Ridolfi con Via Giuseppe del Papa, e osserviamo l’edificio ove oggi c’è il negozio di abbigliamento per bambini[1] (oppure dove c’era il negozio Montefiori nel Novecento). Questo fabbricato non è stato distrutto dall’esplosione delle mine dei tedeschi in fuga, anche se fu danneggiato dalla deflagrazione delle altre mine appresso. Ma facendo un salto indietro nel tempo, diciamo un paio di secoli, si è riscontrato che questo edificio è stato adibito ad uso Uffizio dell’Abbondanza, rammentando che l’Abbondanza aveva avuto altra sede, ovvero in Via degli Asini pressi Porta Giudea[2] (Palazzo e Torrino dei Righi). Principalmente la sua funzione era il reperimento di generi alimentari, per lo più cereali, che nei periodi di alti prezzi o di carestia venivano poi venduti con funzione calmieratrice, o distribuiti gratuitamente ai più poveri. Nella riga (o segnatura) n° 5755 c 1356 v della Decima Granducale del 1776 si legge dell’esistenza di <<“Una fabbrica posta nella Terra d’Empoli, che serviva ad uso di soppresso Uffizio dell’Abbondanza, consistente in due case unite, una grande di tre piani, compreso quello terreno, e l’altra più piccola di quattro piani partimenti con terreno, insieme con un piaggione sollevato con n. 15 buche da grano”>>, in quell’anno di proprietà Valente Bargellini che compra dalla Congregazione dell’Annona per prezzo di scudi 927.4 con rogito Notaio Ser Giuseppe Gamucci in data 18 gennaio 1772. La Decima non concerneva la redazione di mappe, ma fortunatamente nella Sezione D della Comunità di Empoli del Catasto Leopoldino viene rappresentato fedelmente questo compendio, e si possono ancora contare le quindici buche da grano nell’estratto[3] ivi riportato. Nell’anno 1759, quindi pochi anni prima della Decima, tale edificio risultava ancora di proprietà[4] dell’Abbondanza, mentre nel 1710 risulta proprietà di Vincenzo Bartoloni[5].
Dalla Decima emerge un’altra importante notizia cartografica, ovvero i proprietari confinanti dell’ex Ufficio dell’Abbondanza. A nord vi era la Cappella di San Giuseppe, censita[6] almeno fin dal 1710, di cui nessuno si era accorto che vi è una sua immagine di scorci o in una foto[7] dell’Archivio Caponi, notare bene anche la piccola gradinata antistante la facciata nell’attuale Via Ridolfi.
Cartelli con la scritta "Achtung! Minen" delimitavano i passaggi nei campi minati tedeschi in tutti i teatri operativi. La mina: arma difensiva per eccellenza. Arma subdola, che uccide militari ma ancor più civili non addestrati a rimuoverla. Durante la seconda…